martedì 28 novembre 2017

La Città (non solo) di Merola e Galletti

Bologna. Da via dello Spiraglio, quattro elementi della Città Futura (novembre 2017)

















Il Ministero dell'Ambiente ha dato il "via libera" al progetto di Passante di Mezzo.
Alcune "prescrizioni", ma l'ennesima grande opera stradale si può fare.
Quattro o sei corsie in più per le auto e gli autocarri che attraversano la Città non sono ritenute dall'on. Gianluca Galletti e dai suoi tecnici un problema ambientale e sanitario per Bologna e per l'Italia.
Del resto Lui aveva già confessato (pochi mesi fa) che contro l'inquinamento e lo smog che continua a colpire il Belpaese, non ha "la bacchetta magica", né progetti o idee.
Dunque, era illusorio aspettarsi un atto coraggioso dopo l'accordo Merola - Bonaccini - Renzi, che contemplava su questa ennesima grande opera il "come farla e non il se farla"; tantomeno, una ribellione, una scelta innovativa di conversione ecologica, conseguente e coerente con gli obiettivi internazionali (pure) concordati a Parigi in occasione di COP21.
Vicenda chiusa?
Molti lo lasciano intendere. Politici e media (tv e quotidiani).
L'Assessore regionale (ed ex segretario bolognese del PD) Raffaele Donini, festeggia: "ora tempi certi, apriremo i cantieri entro il 2018".
Ed anche Virginio Merola, Irene Priolo e Marco Monesi hanno abbandonato velocemente le parole pronunciate in occasione della settimana europea della mobilità sostenibile: "tram e bici", "più trasporti collettivi e non inquinanti". Rimuovendo, per l'occasione, i sostanziosi progetti di nuove strade ed autostrade.
Si pratica lo "sviluppo quantitativo" del secolo scorso, che tante contraddizioni e tanti danni ha provocato alla qualità ambientale, sociale e democratica delle comunità.

Emblematica la foto di apertura, scattata a Bologna, in via dello Spiraglio, nel Quartiere San Donato - San Vitale (un pomeriggio feriale della scorsa settimana, quando di nuovo si è respirata aria oltre le soglie di accettabilità).
Raccoglie quattro elementi simbolici delle scelte irresponsabili in atto.
In primo piano un capannone artigianale chiuso e vuoto, simbolo della crisi produttiva ed industriale.
Sullo sfondo a sinistra, a poche centinaia di metri, la Torre Unipol, da qualche anno l'edificio più alto di Bologna, espressione del potere finanziario ed assicurativo. Insieme, indice delle trasformazioni sociali e della evoluzione della cooperazione.
In mezzo, a pochi metri (illuminata dal sole), la barriera fonoassorbente dell'Asse stradale A14-Tangenziale (quella che in base al Progetto di Autostrade SpA e all'accordo dell'aprile 2016 vogliono potenziare di ulteriori 4-6 corsie e allargare di altri 12-18 metri).
In alto a destra, il cantiere (con gru) per una nuova costruzione a due passi dalla Tangenziale; appartamenti ed uffici in vendita (di classe A, come indica la seconda foto) edificati su un terreno verde fino a qualche mese fa.
Sarebbe interessante conoscere l'iter e la tempistica delle autorizzazioni.

Bologna, via Scandellara. Si lavora per costruire in "classe A" a 10 metri dalla Tangenziale

















Altrettanto significative (le immagini e) le pratiche incalzanti per realizzare nuovi supermercati, altri impianti di rifornimento delle auto a benzina, ulteriori edificazioni.
Ancora e sempre cemento ed asfalto al posto di verde e natura.
Anticipazione di una brutta Legge Regionale (in approvazione nei prossimi giorni) che anziché interrompere il quotidiano continuo "consumo di suolo" riduce di fatto il ruolo delle assemblee elettive, sancisce pratiche insostenibili di contrattazione amministratori - privati e stabilisce "limiti"alla crescita quasi sempre derogabili.

L'Interspar (con ampio parcheggio) inaugurato in via dell'Industria ... (novembre 2017)

















... a fianco (con ampio parcheggio) è stato costruito il nuovo Trony (angolo con via Larga)

















Per "compensare" è stata fatta una pista ciclabile ... Su via dell'Industria si interrompe dopo pochi metri

















Il ciclista può proseguire lungo via del Terrapieno ... Poco avanti, alla rotonda Madre Teresa di Calcutta, la bici-ricordo di una giovane vittima investita da un automezzo, è stata definitivamente rimossa


















Contro "questa" Città (più povera e meno sociale, più inquinata e meno libera) crescono iniziative di lotta e di partecipazione responsabile per una alternativa possibile e matura.
Cittadini si auto-organizzano (vedi Ariapesa.org o A.MO Bologna) per ri-proporre all'attenzione nazionale il valore strategico (ambientale, sociale ed economico) della qualità dell'aria che respiriamo: conoscenza, prevenzione e principio di cautela innanzitutto!
Non solo.
Altri comitati e persone (vedi Rigenerazione, no speculazione o gli scrittori riuniti nella Wu Ming Fountation) si incontrano per discutere e selezionare con metodo democratico idee, iniziative e progetti nuovi e convergenti; per valorizzare risorse e beni comuni, patrimoni ereditati e da trasmettere (potenziati) alle generazioni future.
E' convinzione diffusa che, qui ed ora, si possono e si debbono investire più risorse pubbliche e private in modo alternativo:
1. nel verde e nella tutela della salute delle persone, come da impegni pluri-decennali non mantenuti;
2. nel recupero e nella salvaguardia di aree abbandonate o degradate, privilegiando destinazioni pubbliche e sociali qualificate;
3. nelle ferrovie e nel trasporto collettivo, perseguendo innanzitutto quel SFM e quell'ammodernamento promesso da almeno venti anni ai pendolari e perseguendo una seria conversione elettrica di tutti i mezzi in circolazione (oltre benzine e diesel);
4. nella mobilità non inquinante, potenziando reti di percorsi ciclabili sicuri e protetti in tutti i quartieri, curando la crescita di servizi mirati di promozione (noleggio, custodia) e di manutenzione-riparazione. Insomma, ben oltre i 35 milioni destinati dalla Città Metropolitana per realizzare percorsi medi e lunghi tra alcuni comuni.
Rinunciando, intanto, alle nuove Grandi Opere stradali ed edificatorie volute da grandi gruppi privati di costruttori, di produttori ed assicuratori di automezzi e di gestori delle autostrade. Solo il Passante di Bologna prevede un costo iniziale di almeno 700 milioni.

Si, tutto resta aperto. La lotta continua.
E, prima o poi, di questo si dovrà discutere verso il voto politico di primavera.

23 commenti:

  1. Eppure si lavora al Piano Urbano per la Mobilità sostenibile e mi risulta coinvolto anche il professor Balzani.
    Ognuno può contribuire, senza pretese di unicità.
    Tutto si può cambiare e migliorare .......
    Antonio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fosse vero...Nel corso della rappresentazione teatrale del "confronto pubblico " sul Passante di Mezzo, l' Assessore alla Mobilità del Comune di Bologna disse che "le vostre preoccupazioni sono anche le nostre" e che " dobbiamo essere credibili, il progetto finale non dovrà essere uguale a quello iniziale"...affermazioni pregne di originalità. Orbene, le proposte messe sul tavolo dai Cittadini che parteciparono ai Laboratori di Quartiere non sono stati recepiti, le osservazioni di Enti, Associazioni, Ordini, Comitati alla VIA del Ministero dell' Ambiente (che pare abbia solo il ruolo di ratificatore) sono stati "zippati", stiamo parlando di una decina di prescrizioni superstiti contro le centinaia di istanze su tutti i temi sensibili ( tecnici, ambientali, per la salvaguardia della salute).
      Quindi, il progetto DOVRA' rimanere quanto più simile a quello preliminare, visto che paga Pantalon Aspi.
      In un Paese credibile, invece, il pallino lo dovrebbero tenere le istituzioni, considerato che il potenziamento autostradale verrà ripagato dai pedaggi e consentirà ad Autostrade di mettere il sigillo su una concessione "secolare".
      Ryan

      Elimina
    2. Si, occorrerebbe ripristinare i principi fondamentali della Costituzione. Disattesi da pratiche autoritarie ed irresponsabili.
      Antonio, la sfida è precisa.
      Sospendiamo ogni decisione operativa sul Passante e discutiamo il PUMS. Se l'allargamento di A14-Tangenziale sarà infine giudicato coerente con il Piano della Mobilità sostenibile si procederà. Ma che senso ha anticipare "l'opera più importante" che condizionerà il futuro?
      Gianni

      Elimina
  2. Anche a me interesserebbe sapere l'iter delle autorizzazioni .
    Pare evidente che allargare ancora la Tangenziale e costruire "quell'edificio" in zona Scandellara è incompatibile.
    Nel Comune di Merola i dirigenti e i funzionari si parlano? Gli uffici Trasporti, Urbanistica, Concessioni edilizie, Igiene pubblica, per intenderci.
    Quanto al Ministero Ambiente, ancora una volta non ho parole.
    Ma gente come Ermete Realacci non ha nulla da dire? Dove sono finiti i teli bianchi No allo smog che Legambiente promuoveva nei salotti del Maurizio Costanzo show per verificare la mal'aria?
    Anna

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Di ErMitico ho perso le tracce.
      Invece il popolo inquinato si è evoluto. Passando dai lenzuoli bianchi di Legambiente appesi alle finestre alle provette "acchiappa smog" esposte sui balconi dei Comitati dei cittadini.
      Cioè dal color grigio, al color nero!
      Se nel frattempo i nostri polmoni non si sono rotti.
      Zorro

      Elimina
    2. Il crollo nella autorevolezza delle Istituzioni è un grande problema. Avvertito (come dimostra il 37,8% di partecipanti al voto regionale emiliano-romagnolo) e denunciato (come hanno dimostrato il Confronto Pubblico sul Passante e gli sviluppi di questa vicenda). Senza risultati apprezzabili, fin qui.
      Ma la vita e la lotta continuano.
      Io insisto. Qualcosa si muove (anche in Legambiente).
      Troppo lentamente?
      Si, penso rappresenti uno stimolo per qualificare i nostri argomenti e le nostre iniziative.
      Gianni

      Elimina
  3. Fa piacere sapere che qualcosa si muove. Ma tutto mi pare molto, troppo lento. Intanto il ministro non ha la bacchetta magica, il sindaco procede e i nostri polmoni respirano aria pessima.
    s.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tutto vero. Ma guai demordere. Piuttosto riflettere per adeguare le conoscenze, le proposte e le iniziative.
      Gianni

      Elimina
  4. A Edimburgo c'è il miglio Reale,
    A Chicago il Magnificent Mile,
    Tra Ercolano e Torre del Greco il miglio d'oro,
    A Bologna il miglio dell'ipermarket, o quello della stazione di sevizio,o meglio (scusate il gioco di parole), il miglio a diciotto corsie e i restanti sette a sedici.
    Ma ora si grida allo scempio, si dice controlleremo,venite a riferire, tuteliamo la salute dei cittadini, intanto continuiamo a costruire incassando oneri accanto al GASSANTE.

    Se avete voglia di leggere un breve articolo di presentazione del Pums fatto su Iperbole, e soprattutto gli obiettivi che si intendono perseguire con questo strumento di pianificazione, potrete notare una distonia spaventosa tra mete e strumenti, soprattutto, se avete voglia di documentarvi, le differenze di investimenti disponibili per le varie voci. In più,salta agli occhi che scelte attualmente fatte, vedi Fico, siano in totale contraddizione con i "desiderata" del piano, come se si dicesse "sappiamo di aver toppato, però siamo così virtuosi che per punizione scriveremo il Pums 100 volte(così, intanto, potremo scrivere Passante finché non ve lo cacciate in testa)" :
    http://www.comune.bologna.it/news/pums-la-strategia-metropolitana-una-mobilit-sempre-pi-sostenibile






    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, contraddizioni esplicite. Rinuncia ad assolvere "con dignità ed onore" il ruolo di rappresentanza e di governo.
      Nulla è scontato, salvo la durezza del confronto in atto.
      Gianni

      Elimina
  5. Galletti.
    Leggo sul Corriere di Bologna di oggi che il documento del Ministero Ambiente ha scartato l'ipotesi di non intervenire sul nodo bolognese perché questo comporterebbe tratte più congestionate, in ragione di una "previsione" di crescita futura che in Emilia R. al 2030 dovrebbe essere per i veicoli leggeri del 10% e per quelli pesanti del 18%!
    Ma il nostro onorevole Ministro svolge un ruolo da ragioniere che registra le "previsioni" e di conseguenza dispone di allargare le strade?
    Ovvero è un uomo politico che si impegna a governare il Paese per rendere più competitivi altri mezzi, meno inquinanti?
    Nel caso di specie, procurare azioni e risorse per implementare in Emilia R. le infrastrutture alternative, i treni ed i trasporti collettivi . Affinché le "previsioni" cambino e ci siano finalmente quelle crescite di utenti delle FS e di TPER e delle due ruote di cui pure qualche amministratore locale parla.
    Per concludere vogliamo ancora per qualche decennio affidare la nostra salute ai padroni di FIAT, WV e soci?
    Non è tempo di assumerci direttamente responsabilità verso i nostri figli?
    Se Galletti e Alleati non cambiano scelte, cambino mestiere!
    Ale

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È questo il paradosso: in una pagina ti scrivono che allargano non perchè il traffico aumenterà, ma per distribuire meglio l' esistente, salvo poi in un' altra pagina scartare l' opzione zero perchè le previsioni sono in aumento e si creerebbe la congestione.
      Non sanno neanche ricopiare in bella la malacopia che qualcun altro passa loro.....
      Ryan

      Elimina
    2. Leggere, leggere, leggere.
      Informare, informare, informare.
      Con il pessimismo della ragione, con l'ottimismo della volontà.
      E' il caso di ripetere?
      Nulla è scontato, salvo la durezza del confronto in atto.
      Gianni

      Elimina
  6. Una comunità per essere coesa deve tutelare gli interessi di tutti e di ciascuno. Il primo, nella vita umana è il respiro. Nessuno può farne a meno.
    Per questo i rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni debbono innanzitutto garantire aria salubre.
    Se vale in Puglia dove il sindaco di Taranto e il presidente della Regione chiedono di abbattere le polveri prodotte dall'ILVA, perché non deve valere per Bologna e l'Emilia?
    Perché prima di dare per scontato che aumenterà l'uso di autovetture, autocarri e TIR non si impegnano risorse comuni e private per migliorare i trasporti pubblici e quelli che non inquinano?
    Il sano pragmatismo dei bolognesi e la solidarietà degli emiliani sono definitivamente persi nell'era di Merola, della Priolo, di Bonaccini e di Galletti?
    BonieSani

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le contraddizioni determinano crisi e movimenti.
      A Taranto e in Puglia come a Bologna e in Emilia, come in molte altre realtà.
      La critica e i conflitti sono fattore di emancipazione e di liberazione.
      E prima o poi si voterà e si creeranno nuovi rapporti di forza sociali e politici.
      Gianni

      Elimina
  7. Si, loro procedono imperterriti. Non solo sul Passante. Anche su urbanistica, casa, supermarket, scuola e povertà.
    A noi la responsabilità di costruire una alternativa per vivere meglio, in un mondo giusto e più liberi.
    Una bella sfida!
    Titti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Abbiamo dalla nostra argomenti ed età ... No?
      Gianni

      Elimina
    2. Non saprei.
      Oggi Donini sul Carlino si dice soddisfatto della V.I.A. e si augura l'inizio dei lavori per il Passante entro il 2018!
      Ai voglia di parlare di argomenti .........................
      Zorro

      Elimina
    3. A parte che tutti parlano della conclusione della VIA, ma sul sito Ministero Ambiente non è pubblcato nessun documento formale...
      Che poi Donini si auguri l' inizio dei lavori ( il governo del FARE, no?) non è una novità, un anno fa sempre al Carlino caldeggiava l' avvio dei cantieri per il Passante Nord.
      D' altra parte i politici di razza hanno dalla loro la coerenza....
      Ryan

      Elimina
    4. Chissà se anche queste sono da catalogare come Fake news?!
      Sic

      Elimina
  8. Ieri a Palazzo d'Accursio gli Stati Generali della mobilità sostenibile hanno evidenziato l'impegno di Comune, Regione e Governo per i trasporti pubblici, affinché la Città sia più sana e di tutti i cittadini.
    Merola, Galletti e Delrio sanno ascoltare, più di quanto gli viene (anche qui) riconosciuto?
    Riconosciamo i passi avanti. Senza pregiudizi.
    PD-mda

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giusto! Nessun "pregiudizio".
      Ma una critica puntuale, si. Per priorità che non convincono.
      Per le troppe infrastrutture stradali ed autostradali (a cominciare dal Passante di Mezzo a Bologna).
      Per gli impegni non mantenuti e/o troppo indeterminati su ferrovie e trasporti collettivi, senza i quali non si rende davvero competitiva una mobilità sostenibile.
      Serve una pianificazione partecipata (bene il PUMS) prima e non a scelte fatte.
      Gianni

      Elimina
  9. Hai bisogno di un prestito? SE SI! Contatta Hobelman Finance and Mortgages Limited® Per importi di piccoli e grandi prestiti. Offriamo prestiti a tasso d'interesse accessibile del 2%. Contattateci oggi via e-mail all'indirizzo hobelmanfinance@gmail.com e il vostro lavoro con noi sarà una buona esperienza. +17816567138 il credito è aperto a tutti indipendentemente dalla nazionalità.

    RispondiElimina