giovedì 5 ottobre 2017

Un muro di gomma

L'area di via Libia, a fianco del ponte, su cui è previsto un supermercato

















A Bologna, in via Libia, su un'area che per decenni è stata di proprietà pubblica - prima deposito mezzi dell'ATP, infine sede di Piazza Grande - e che di recente è stata acquistata da un privato, il cui nome è noto alle cronache giudiziarie bresciane, si vuole costruire un nuovo supermercato.

La scelta viene contestata da molti cittadini.
Inizialmente voci isolate, poi associate in un comitato, il B.e.c.c.o.
Via Libia collega gli storici quartieri San Vitale e San Donato (oggi istituzionalmente unificati) e, da sempre, è assai trafficata di auto e autocarri, come tutta la Cirenaica. Un rione di edilizia residenziale popolare costruito nel primo dopoguerra tra due importanti linee ferroviarie e, da decenni, stretto tra il centro storico e la periferia cresciuta nel secondo dopoguerra.
La zona è ricca di attività commerciali, piccoli negozi e mercatini storici. In sempre più difficile competizione con altre strutture di medie dimensioni. Alcune delle quali hanno dimostrato di non reggere la competizione ed hanno chiuso i battenti (vedi il Tre Stelle di via Rimesse), lasciando edifici di qualche pregio e anonimi capannoni dismessi e lasciati al degrado.

Il cartello affisso all'entrata dell'area di via Libia. Indica proprietà, esecutori ...


L'area e l'edificio di via Rimesse, già Tre Stelle (ottobre 2017)

















Il grande capannone Tre Stelle, vuoto e lasciato al degrado (ottobre 2017)








































Ecco perché in una Città in cui si vorrebbe vivere meglio, respirare aria più sana e sopportare meno rumore di fondo ci si aspettava da Amministratori e partiti che pure parlano di "rigenerazione urbana" e di "consumo zero del territorio" altre soluzioni.
Come, ad esempio, l'impegno delle Istituzioni per nuove leggi che programmino e regolamentino il territorio e lo sviluppo nel segno della sostenibilità (e profondamente diverse dalla proposta di Legge regionale della Giunta Bonaccini - Gualmini) e/o per fare incontrare domanda ed offerta ed i vari gruppi imprenditoriali in campo.
Argomento troppo complesso? O, più probabilmente, estraneo e in contrasto con gli affari e le logiche delle imprese interessate; che dalle ristrutturazioni in atto vogliono trarre ulteriori profitti e vantaggi di varia natura: dalla valorizzazione speculativa sui terreni, ai lavori di costruzione, alla svalutazione del lavoro futuro.

Sta di fatto che le diffuse richieste di informazione ambientale (su flussi di mobilità, su inquinanti in circolazione e decibel) vengono eluse da una Assessora all'Ambiente (che appare purtroppo su altre priorità affaccendata) e da Amministratori e dirigenti comunali sostanzialmente privi di dati reali, rilevati in loco, attendibili e, piuttosto, concentrati su studi virtuali e modelli previsionali di sviluppo assai poco credibili.

Così emerge una piatta e burocratica difesa d'ufficio delle scelte compiute, considerate sempre incontrovertibili. L'invito è, ancora una volta, a ragionare sul "come" realizzare, non sul "se" fare.
Nessun dubbio è lecito ed apprezzato da chi amministra (oggi) la Città.
Il progetto presentato dalla nuova proprietà "è la scelta migliore tra quelle possibili". Consentirà di portare avanti ed "ultimare la necessaria bonifica", permetterà di avere "un parcheggio pertinenziale", porterà alla realizzazione di "un percorso ciclabile" di collegamento ...
Il verde inizialmente previsto è stato cancellato e monetizzato?
"E' possibile. Perché previsto negli atti amministrativi" la risposta di Amministratori e dirigenti.

E quando il discorso si allarga all'intero Quartiere, alla Città, al territorio Metropolitano e si denunciano lo sviluppo insostenibile e la quantità di nuovi Iper e Supermercati (aperti, in costruzione e programmati quest'anno) il copione non cambia: "dobbiamo rispettare le Leggi nazionali e le Direttive europee" e gli "impegni presi dalle passate Amministrazioni su ogni singola area" sostiene, con piglio, il capogruppo PD in Consiglio Comunale.
Dimenticando (solo lui per la verità) che il Partito che rappresenta è da almeno 5 anni, contemporaneamente, al Governo di Bologna, della Regione Emilia Romagna e del Paese e che anche in Europa conta il più alto numero di deputati nel Parlamento di Strasburgo.
Dunque, sarebbe naturale aspettarsi qualcosa di più, rispetto a valutazioni parziali e datate.
Dove sono finite le volontà di "innovazione" e di "cambiamento" (qualcuno parlava anche di "rottamazione") che avevano caratterizzato l'ascesa di Matteo Renzi alla guida di PD e Governo?

I lavori di costruzione dell'IperSpar in via Larga (angolo via Industria)

















Cemento ed asfalto (anche per piste ciclabili) al posto di terra (settembre 2017)

















L'area e gli edifici ex CAP in via Mattei, a due passi da via Larga (ottobre 2017)

















Cemento ed asfalto nell'area dismessa dell'ex CAP di via Mattei (ottobre 2017)

















Ma, più semplicemente, dove è la Politica in un partito che si limita a prendere atto dell'esistente e anziché stare dalla parte di cittadini critici e consapevoli dei propri diritti e doveri, balbetta a favore delle tendenze di mercato e delle direzioni soggettive e/o "spontanee" degli investimenti delle grandi proprietà e dei grandi gruppi bancari?
Ma forse sottovalutiamo Sindaco, Assessori, PD e loro alleati.
Qualcosa si muove.
Ad esempio, a Palazzo D'Accursio Virginio Merola e Matteo Lepore discutono con il Ministro Luca Lotti e la cordata Saputo - Maccaferri e C. sulle possibilità di aggirare la recente Legge sugli Stadi che stabilisce che le aree di intervento, di ristrutturazione e di nuova edificazione debbono essere attigue. Un problema per chi prevede - a Bologna - di includere in un unico progetto Dall'Ara, area già Cierrebi e Prati di Caprara.
Si, forse qualcosa si muove.
In direzione sempre uguale e contraria: ai bisogni sociali, ai diritti ambientali, alla volontà popolare.

Un volantino affisso in Cirenaica (ottobre 2017)



21 commenti:

  1. Qui, l'importante pare essere il fare.
    Si dovrà pure lavorare! ci viene detto.
    Per cosa? Per chi? Come?
    Tutto questo pare essere secondario.
    Non lo è invece per chi ha una speranza di vita di altri 50 o 60 anni.
    A proposito, dovremo riflettere se l'ultimo rilevamento segnala per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale una riduzione dei livelli raggiunti in Italia.
    Meditiamo.
    VR

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  2. Non è che la ragione del Muro di gomma sta tutto nelle prime quattro righe?
    s.

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    1. Non so.
      Conto sulle Istituzioni preposte ai controlli.
      Per quanto ci riguarda sono per evitare semplificazioni riduttive dei problemi politici da affrontare.
      Gianni
      Gianni

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  3. Fateci caso. Non si fanno più i piani regolatori generali dei comuni. Non si fanno più i piani commerciali. Non si fanno piani per la mobilità ........
    Si fanno solo piani antismog!
    Va be', sono di infima qualità, se volete.
    Ma il tutto è molto significativo.
    Rosi

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  4. Ai supermarket si fanno solo spese grosse per cui servono comode auto che vanno parcheggiate in grandi spazi a cui accedere attraverso nuove strade possibilmente non trafficate ....
    Ecco allora il Passante!
    Tutto si tiene.
    Salvo le coerenze. Con gli impegni assunti per migliorare l'aria e la vita nelle periferie.
    Titti2

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  5. Anch'io mi sono fatta una domanda. Se la popolazione di Bologna non cresce, se i salari restano fermi all'aumento del 2014 (80 euro voluti dal Governo Renzi), se i consumi stagnano ... 9 supermercati in più cosa vogliono dire?
    Capirei fossero scelte ecologiche, verso Natura Si o quella di Ali.
    Non essendo questo, penso tu abbia ragione. Qualcun altro (Coop? Conad?) chiuderà. Sicuramente piccoli e medi. Non è detto i più scadenti.
    Oppure caleranno i ricavi e i profitti. Probabilmente diminuirà la qualità dei prodotti. Certamente la precarietà dei lavoratori e delle lavoratrici occupati.
    Sinceramente non vedo l'interesse sociale, per non parlare di quello ambientale (la grande distribuzione incentiva l'uso delle auto).
    Non apprezzo e sono con il Becco.
    Anna

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  6. “dobbiamo rispettare le Leggi nazionali e le Direttive europee" e gli "impegni presi dalle passate Amministrazioni su ogni singola area"… Tranne quando decidiamo di allllllargare autostrade e tangenziali a dispetto dei piani territoriali. Le promesse di parchi di dimensione europea si fanno solo in fase preelettorale...ora accontentiamoci del verde (???) che pagherà Benetton. Intanto radiamo al suolo i Prati di Caprara…Dai e adesso mettiamoci in auto a bloccare ulteriormente Via Libia dando del “diversamente b.e.c.c.o” a quello davanti a noi che ha deciso di prendere la macchina…e solo quando l’aria diventerà irrespirabile TUTTINBICI che ci fa bene!

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    1. In via Libia c'è anche la sede dell'Istituto Bernardino Ramazzini, il medico che sosteneva che "prevenire è meglio che curare".
      Se qualche Amministratore è di memoria corta o alterna, è compito nostro fargliela tornare ...
      Gianni

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  7. Ma il Supermarkettaro a quale centrosinistra appartiene?
    È Renziano, Orlandiano, Bersaniano o Pisapiiano?
    Solo per regolarci, s'intende.
    BiBi

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  8. Ok, un muro di gomma. Ma contro questi muri (a volte di gomma, altre di fili spinati) come ci si può muovere? Alla sacrosanta (spesso assente) denuncia bisogna sempre unire una proposta positiva ... Diversamente si resta nella legittima ma sterile minoranza che realizza zero risultati.
    W.N.

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    1. La unità di misura di riferimento della nostra politica è il peso. Come disse il Sindaco nei riguardi dei Comitati di cittadini critici verso il Passante di Mezzo: "non sono un movimento di massa"...Ergo, la democrazia è questa, la maggioranza (entità spesso informe, astratta e distratta) vince, anche se spesso le minoranze hanno ragioni migliori. La logica suddetta fa comodo, perchè con il pretesto del "non movimento di massa" consente di liquidare con disinvoltura tutti i focolai che stanno prendendo forma e coscienza in tante zone della città. La capacità di mettere forze e istanze a fattor comune credo sia uno degli aspetti che i signori del Palazzo temono di più.
      Ryan

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    2. "Proposta positiva"?
      Certo!
      Proposta di governo e per il futuro.
      Come impongono anche i dati di questi giorni sullo smog (e il rumore) a Bologna e nelle città emiliane.
      Una conversione ecologica delle produzioni e della organizzazione della vita delle persone.
      Con nuovi lungimiranti progetti in campo urbanistico, del commercio e della mobilità.
      1. Investire sul verde e sulla "s-materializzazione" delle aree dismesse. Recuperando il significato alto ed originale di rigenerazione urbana e praticando subito (non un domani indefinito) il "consumo zero" di suolo vergine e agricolo.
      2. Favorire attività e proprietà commerciali qualificate e diversificate: per prodotti, dimensioni, caratterizzazione, localizzazioni e responsabilità sociale ed ambientale. Rivedendo la costruzione di ulteriori iper e supermercati: 9 solo nel Comune di Bologna.
      3. Investire su una mobilità sostenibile e meno inquinante. Puntando grandi risorse su ferrovie e SFM, sul trasporto pubblico e su percorsi e servizi bici. Integrando i sistemi eco-compatibili. Limitandosi a razionalizzare ed ottimizzare il sistema stradale ed autostradale esistente. Curando manutenzioni ordinarie e straordinarie: a partire dalle 12 corsie dell'asse Tangenziale - A14 che, con nuovi caselli e tecnologie moderne, possono essere usate e bilanciate a seconda dei flussi reali di traffico. Abbandonando il progetto di Passante di Mezzo con 16-18 corsie (sbagliato, innanzitutto, perché incentiva - ancora e sempre - la mobilità inquinante).

      Si, proposte alternative di governo!
      Ragionevoli, possibili e credibili.
      Nell'interesse di molti, non di poche potenti ed arroganti lobby.
      Gianni

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  9. Muro di Gomma?
    E anche Asinelli in una Torre. Chiusa a più mandate e inaccessibile al popolo. Ma contemporaneamente in perenne lite di fazioni per il potere.
    Da ultima, la guerra delle tessere e quella sulle porte girevoli tra cariche politiche e cooperative.
    Forse persone affidabili e credibili?
    Sic

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  10. Supermercati & Ipermercati S.p.a..
    Sarebbe interessante approfondire. Ieri ad esempio la Repubblica Bologna ha scritto di una ricerca di Altroconsumo sui prezzi, dove risulterebbe che a Bologna i prodotti sono più cari che in molte altre città e che Coop non è meglio di Esselunga. E così un responsabile di Alleanza 3.0 criticava i criteri di analisi utilizzati e la affidabilità dello studio .....
    Allora dico: prima di procedere con tanti nuovi insediamenti non sarebbe il caso di verificarne la reale utilità e convenienza per i territori?
    pl

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    1. Una Amministrazione rispettosa del del proprio ruolo (di rappresentanza della Comunità che l'ha eletta) dovrebbe certamente verificare "utilità e convenienza" sociale delle diverse attività produttive e commerciali. E regolamentare, promuovere e/o disincentivare ogni progetto ed insediamento in base a studi, analisi, pianificazione e bilanci ambientali e di responsabilità sociale.
      Purtroppo in Italia raramente accade. Ed anche in Emilia Romagna ed a Bologna, nonostante le esperienze di un passato prezioso ed interessante ancorché contraddittorio.
      Ora bisogna guardare avanti: analizzando criticamente i problemi, selezionando le priorità e procedendo nella costruzione di nuove alleanze sociali e politiche.
      Certamente i processi di concentrazione dei prodotti e del commercio (ora anche via Internet) in pochi grandi gruppi imprenditoriali (spesso multinazionali) non garantisce la qualità e la tutela dei cittadini (lavoratori e consumatori).
      Quanto alle Coop, occorrerebbe davvero approfondire. La progressiva crescita di dimensioni (ad esempio da Coop Emilia, a Coop Adriatica, ad Alleanza 3.0) ha determinato maggiore forza sociale dei cittadini consumatori, più elevata qualità dei prodotti, controllo e contenimento dei prezzi, innalzamento della professionalità nei lavoratori?
      Gianni

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