lunedì 9 gennaio 2017

Cervello vs smog

Smog a Bologna. Emissioni quotidiane, in viale Masini (gennaio 2017)

















La rivista scientifica Lancet pubblica uno studio canadese che sostiene che "il cervello si ammala di smog".
E' l'ultimo allarme lanciato da autorevoli centri di ricerca internazionali sugli effetti della congestione del traffico.
Negli anni passati altre ricerche hanno stabilito una correlazione tra inquinamento urbano e tumori (in particolare ai polmoni, ma non solo), tra inquinamento e scompenso cardiaco, tra smog e malattie respiratorie.
Al punto che, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, 3 milioni di persone muoiono ogni anno a causa di polveri di varia composizione chimica, ozono, diossido di azoto, monossido di carbonio ...
E molti più cittadini naturalmente sono sottoposti ad esami sanitari e cure mediche. Con relative sofferenze e costi sanitari.
La notizia è stata ampiamente ripresa dai maggiori giornali italiani: "vivere in strade molto trafficate aumenta il rischio di demenza senile" scrive il Corriere della sera; "chi vive vicino al traffico rischia danni al cervello" titola la Repubblica.

In colonna lungo viale Gozzadini (gennaio 2017)
Come reagiranno di fronte a queste ulteriori informazioni i nostri Amministratori e i nostri Ministri?Partendo naturalmente dalla consapevolezza che i dati sullo smog in tutta Italia ed in particolare in pianura padana segnalano una situazione di frequente superamento delle soglie di emergenza e di costante vicinanza ai livelli di rischio.
Lo ha riportato il rapporto di Legambiente sulla qualità dell'aria nel 2016 di recente pubblicazione.
Lo dicono i dati quotidiani pubblicati da ARPA. Nonostante in molti aree siano ancora condizionati da rilevamenti parziali e fatti a considerevole e dubbia distanza dalle fonti primarie e medie di inquinamento. Si vedano i dati ed i punti di rilevamento relativi all'Emilia Romagna ed a Bologna, che anche in questi primi giorni del nuovo anno registrano, comunque, valori alti e preoccupanti.

Per questo sono da adottare con urgenza e decisione investimenti pubblici e privati a favore di una conversione ecologica della mobilità e delle fonti energetiche.
Lo propone un utile decalogo di Legambiente nazionale.
Lo chiedono associazioni e comitati di cittadini o sindacati di lavoratori organizzati localmente. a partire da conflitti e vertenze specifiche, emblematiche, simboliche, concrete.

Per Bologna debbono essere invertite le priorità e cambiate le scelte.
La congestione del traffico interessa tutta l'area urbana. Dalle periferie al centro storico. Dalle più importanti radiali ai viali di circonvallazione (come mostrano anche le foto). I problemi non si risolvono continuando a progettare e realizzare strade ed autostrade, rotonde e tunnel.

Il traffico quotidiano in via Massarenti (gennaio 2017)
In particolare il costoso progetto di allargare ulteriormente (di 4-6 corsie) il grande asse Tangenziale - Autostradale che attraversa i quartieri popolari della città è fuori tempo e senza prospettive di eco-compatibilità.
Va fermato.
Se ne convincano il Sindaco Merola, il Presidente Bonaccini, i Ministri Galletti e Delrio, il nuovo Presidente del Consiglio Gentiloni.
Occorre concentrare tutte le risorse nazionali e locali sulla valorizzazione del trasporto pubblico e non inquinante: va finalmente completato il Servizio Ferroviario Metropolitano, promesso ed atteso invano da alcuni decenni; va adeguato, ammodernato, integrato alla rete ferroviaria ed alle scelte urbanistiche più significative il trasporto TPER; vanno potenziati e valorizzati percorsi ciclabili protetti; vanno progettati, incentivati e coordinati posteggi custoditi con nolo bici.

E' tempo di riportare in capo alle Istituzioni democratiche nazionali (Parlamento ed Assemblee Regionali) e ad autorevoli Autonomie Locali (Comuni, Provincie o Città Metropolitane elette a suffragio popolare) i principali progetti di sviluppo dei territori e le risorse finanziarie necessarie a sostenerli.
Invertendo l'ideologia e la pratica della progressiva espropriazione pensata, avviata e sconfitta con il referendum sul cambio della Costituzione del 4 dicembre scorso.
Basta delegare a privati o a Enti autonomi e misti (controllati da grandi Gruppi imprenditoriali e finanziari con partecipazione pubblica, come Autostrade SpA) il "governo di fatto" dei territori e i piccoli o grandi propositi di "ricucitura" e di "rigenerazione urbana".

Torniamo ad usare, tutti ed insieme, il Cervello.
Contro lo smog. Perché non sia prima lui a neutralizzarcelo e a renderci dementi.

La "cappa" di smog su Bologna. Dal piazzale di San Michele in Bosco (dicembre 2015)

















Per concludere una proposta ed una sfida.
Prima di procedere con Progetti esecutivi che comprometterebbero il comune futuro, affianchiamo allo studio canadese pubblicato da Lancet una analisi epidemiologica approfondita e rigorosa condotta a Bologna e in Emilia Romagna.
Non mancano certo i soggetti e le professionalità per partire rapidamente. Attivando qui e subito strutture pubbliche, Università agli Sudi, Istituti riconosciuti ed indipendenti (come il Ramazzini).
Sarebbe un modo serio e positivo per ricostruire un rapporto positivo tra Regione, Comune e cittadini; per superare incomprensioni e conflitti sociali che i vari e successivi progetti di Passante (a Nord e di Mezzo) o di piccole - grandi Opere Pubbliche, discusse e discutibili, hanno alimentato; per ricominciare a discutere insieme partendo da dati di fatto convincenti e da priorità condivise, non da interessi di ristrette minoranze o da ideologie distruttive.
Le risorse finanziarie essenziali per garantire l'interesse generale e un bene comune prezioso, come l'ambiente e la coesione sociale di una comunità, non possono mancare.
Regione, Governo e Comunità Europea possono essere interlocutori e garanti.

35 commenti:

  1. Perché no?
    Sarebbe interessante uno studio sul rapporto tra inquinamento e malattie in E.R.
    Anzi, è sorprendente che buone amministrazioni non procedano nelle decisioni urbanistiche o delle opere in assenza di tali dati e analisi.
    s.

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    1. Penso anch'io che le "buone Amministrazioni" basano le loro scelte più importanti su dati seri, analisi rigorose e visioni di prospettiva.
      Dobbiamo prendere atto che non è quanto accade a Bologna, in Emilia Romagna e in Italia da troppo tempo.
      A tutti noi il compito di avanzare proposte utili.
      Gianni

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  2. Non sarei certa dell'indipendenza di alcuni istituti di ricerca... inoltre la Dottoressa Belpoggi sul Carlino ha espresso il suo parere favorevole contro quell'obrobrio del passante di mezzo! E se ricordo bene , durante il "percorso partecipato" ha smentito che esistano ricerche dimostranti l'alta presenza di casi di tumore al polmone in persone residenti nei pressi di strade altamente trafficate (basta fare una piccola ricerca su publimed e se ne trovano a decine). Comunque è bene dire che la speranza è l ultima a morire.

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    1. Capisco e condivido.
      Ho letto e criticato anch'io l'intervista della dott. Belpoggi al Carlino e la sintesi del suo intervento ad uno degli incontri organizzati nell'ambito del "Confronto Pubblico" (vedi sito ufficiale del Passante di Bologna).
      Penso tuttavia che la storia dell'Istituto Ramazzini e degli allievi del prof. Maltoni meritino di essere considerati non solo per queste parziali, discutibili, incaute o grossolane affermazioni.
      Tra l'altro contraddittorie con quanto la stessa dott. Belpoggi sostiene sul Ramazzini News (n.2, dicembre 2016):
      "Dagli autoveicoli circolanti deriva circa il 50% delle emissioni inquinanti atmosferiche (responsabili ogni anno di circa 100.000 morti, in Europa) ...
      La vera ragione alla base di un tasso di motorizzazione molto elevato nel nostro Paese è da ricercarsi essenzialmente nelle carenze nello sviluppo del trasporto pubblico" ...
      "Il compito più urgente e al momento il più carente anche nella nostra realtà urbana ed extraurbana è quello di trovare soluzioni finalizzate alla riduzione della mobilità privata ed allo sviluppo di infrastrutture per la mobilità su mezzi pubblici. Importanti decisioni in questo senso non sono più procrastinabili".

      Resta il fatto che considero oggi essenziale ribaltare l'approccio imposto fin qui ("decisa l'opera, discutiamo i problemi e le mitigazioni necessarie").
      Per ripartire (Istituzioni in testa) da dati, studi, analisi e previsioni più seri ed attendibili rispetto a quelli proposti da Autostrade SpA.
      Considerando e valutando naturalmente ipotesi e progetti alternativi (emersi anche nel "Confronto Pubblico") che contemplino diverse soluzioni strategiche (per la mobilità e l'ambiente su area vasta) e non solo un prendere o lasciare sul "Passante di Mezzo".
      Insomma, se "la speranza è l'ultima a morire" ... a noi compete mettere in campo proposte coerenti e irrinunciabili per amici e per interlocutori incerti.
      Gianni

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  3. Leggendo i dati arpa viene da dire che il verde pubblico migliora l'aria. Se a Castelluccio di Porretta non si supera mai i tetti di inquinamento ... ed anche ai Giardini Margherita.
    Ma allora, perché invece di edificare, edificare, edificare non si pianta, pianta, pianta nei pochi terreni ancora liberi?
    Carm71

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    1. Giuste considerazioni.
      Le Amministrazioni bolognesi avrebbero dovuto rispettare le indicazioni e gli impegni contenuti nel PRG del 1985. Conteneva il progetto di 211 ettari di fascia boscata lungo l'asse A14-Tangenziale.
      Purtroppo in 30 anni non si è andati oltre un modestissimo 5%. Nonostante le (insufficienti) sollecitazioni. Una grave e irresponsabile inadempienza.
      Ora si legano 130 ettari di verde (parliamone!) alla realizzazione del nuovo Passante. Una ennesima promessa.
      Credibile, da parte di chi nulla ha fatto per rispettare i programmi già votati in Consiglio Comunale?
      Gianni

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  4. Si conoscono i dati sulla demenza senile a Bologna?
    Carm71

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    1. Ho letto stime di 2 milioni in Italia e di oltre 60 mila in Emilia Romagna. Queste ultime mi sembrano inadeguate.
      Gianni

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  5. ” Per quattordici anni si è favoleggiato di aggirare Bologna con una nuova autostrada, e si è discusso di quanto a nord costruirla rispetto alla città. Ma tutto sembra concludersi con almeno tre bugie”.
    Per affrontare il problema della mobilità si ricorre a soluzioni che prevedono un incremento delle auto, evitando ogni saggia valutazione di soluzioni di trasporto che incrementino la qualità della vita e dell’ambiente.
    Bologna si conferma come snodo fondamentale per la religione delle grandi opere. Appena iniziati i lavori del people mover già incombe un altro “grandioso” progetto: il passante di mezzo.
    Lo scenario è quello consueto: profitti privati (Società Autostrade spa) e danni socializzati.
    "Internazionale" pubblica un lavoro di inchiesta pubblicato in 3 puntate:
    1) http://www.internazionale.it/reportage/wolf-bukowski/2016/12/03/passante-bologna-autostrada
    2) http://www.internazionale.it/reportage/wolf-bukowski/2016/12/10/passante-bologna-facilitatori
    3) http://www.internazionale.it/reportage/wolf-bukowski/2016/12/21/passante-di-bologna-terza-puntata

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  6. Ciao Gianni. C'è da chiedersi se i nostri amministratori leggono, se non i quotidiani, almeno le rassegne stampa,e se leggono sono in grado di collegare le loro azioni a tutte le potenziali conseguenze. Diversi sono gli articoli su come lo smog agisca anche sul DNA (vedi Repubblica Torino 21 dicembre 2016).Il mio timore è che lo stesso Istituto Ramazzini, nella persona della Dott.ssa Belpoggi ribadisca, con tanto di diapositive esplicative, che se il genoma viene attaccato dallo smog è perchè noi porcellini abbiamo una capanna di paglia a tutelarci e non una di mattoni, non considerando che fuori a soffiare non c'è solo un lupo, ma centomila!
    Taia22

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    1. Ciao!
      Che dire?
      Contro i centomila lupi, ora e sempre Resistenza.
      Ieri sera sono stato a Labas: una bella e partecipata assemblea con qualche "partigiano" e tanti giovani ... la lotta continua.
      Gianni

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  7. Merola ha delegato a Società Autostrade la politica del trasporto privato, così come ha delegato a Tper quella del trasporto pubblico, a Hera quella dei rifiuti, ecc. Non sorprende che abbia sposato entusiasticamente un progetto sballato come il Passante di Mezzo. Temo che, a fronte di una classe politica appiattita sugli interessi privati, ai cittadini restino solo i tribunali per tutelare i propri.

    La Belpoggi ha dichiarato che "nonostante i dubbi" emersi sull'affidabilità delle stime di inquinamento presentate da Autostrade, lei "è convinta" che con il Passante la situazione possa veramente migliorare, o almeno non peggiorare. Se questo è il livello intellettuale di una dirigente, suggerirei caldamente di tenere fuori l'ist. Ramazzini da qualunque cosa. Grazie per il post.

    Luca

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    1. Sulla rinuncia di Merola ad assicurare al Comune il ruolo costituzionale di Autonomia e di rappresentanza concordo ed ho scritto ...
      La vicenda Passante mi pare un ulteriore passaggio: propone una delega ad Autostrade SpA anche di parti importanti della progettazione del territorio, della "ricucitura" e della "rigenerazione urbana".
      In linea con la scelta delle attuali maggioranze politiche incentrate sul PD di Renzi di affidare a Grandi Gruppi Privati la gestione delle risorse finanziarie che non si vogliono riconoscere a Comuni, Province, Città Metropolitane, Regioni ... Ancorché si tratti sempre di risorse "prese" e "pretese" oggi o domani dai cittadini (attraverso i risparmi e le tariffe). In cambio della promessa di "ridurre le tasse".
      Quanto a Fiorella Belpoggi ed all'Istituto Ramazzini ho detto la mia in risposta ad un precedente commento.
      Gianni

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  8. Se posso dire la mia, non mi stupisce che gli studi canadesi abbiamo evidenziato ciò che da anni ci dicono i nostri polmoni ed il nostro corpo. Ma della nostra salute che importa ad amministratori senza scrupoli, volti solo a "fare partire le opere" senza curarsi se quelle opere siano utili alla popolaizone, dannose alla salute, economicamente valide (vedi anche People Mover); i nostri aminsitratori sono molto più sensibili agli interessi di imprese, e soprattutto sono miopi! da 30 anni nel Mondo si allontanano le strae ed autostrade ai centri cittadini, le si sotterrano, si sostituisce buona parte della mobilità privata con mobilità pubblica meno impatante sulla slaute. Bologna vuole fare tutto il contrario ed anche competere per esere città Green nel 2019? ma che film hanno visto?

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    1. Le tue mi sembrano considerazioni presenti e diffuse.
      Quanto ai "nostri amministratori" la sensazione è che diversi non siano neppure mai andati al cinema ...
      Gianni

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  9. Se posso dire la mia, non mi stupisce che gli studi canadesi abbiamo evidenziato ciò che da anni ci dicono i nostri polmoni ed il nostro corpo. Ma della nostra salute che importa ad amministratori senza scrupoli, volti solo a "fare partire le opere" senza curarsi se quelle opere siano utili alla popolazione, dannose alla salute, economicamente valide (vedi anche People Mover); i nostri amministratori sono molto più sensibili agli interessi di imprese e di ASPI, e soprattutto sono miopi! da 30 anni nel Mondo si allontanano le strade ed autostrade dai centri cittadini, le si sotterrano, si sostituisce buona parte della mobilità privata con mobilità pubblica meno impattante sulla salute. Bologna vuole fare tutto il contrario ed anche competere per essere città Green nel 2019? ma che film hanno visto?
    Gil

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  10. Consentimi di dire che a Bologna manca da anni una cultura ambientalista.
    Oggi, qualcuno conosce il nome dell'Assessore competente? Risulta che abbia aperto bocca da quando ha assunto questo impegno?
    E cosa vogliamo dire dell'Assessore Priolo, nota soprattutto in quanto sindaco di un altro Comune. Lei divide equamente il suo tempo tra le varie cariche e pensa di risolvere il caos del traffico con misure minori: una volta vuole togliere i Tday, l'altra le corsie preferenziali per i bus, poi lancia il car sharing e conta di ridurre l'inquinamento con le auto elettriche ...
    Intanto si costruisce il People Mover (che secondo l'Assessora "non risolverà i problemi") e si vogliono aprire i cantieri per il Passante di Mezzo (senza ancora aver fatto la VIA).
    Roba da dilettanti allo sbaraglio!
    Anna

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    1. Penso anch'io che siamo carenti di una adeguata cultura ambientalista. A molti livelli.
      Responsabilità di classi dirigenti miopi ed inadeguate alle sfide del mondo d'oggi.
      E, in certa misura, anche di persone ed associazioni che credono nella necessità di fare i conti con l'ecosistema naturale e con uno sviluppo compatibile. A livello globale e nei singoli paesi.
      Per questo non possiamo ridurre tutto ai "silenzi" irresponsabili di Valentina Orioli a Bologna, di Paola Gazzolo in Emilia Romagna o del bolognese Gian Luca Galletti in Italia. Nè solo di chi li ha scelti.
      Quanto agli investimenti in campo non vi è dubbio che manchino di prospettiva.
      Proviamo a cambiarli.
      Gianni

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  11. E' anche vero che, purtroppo, manca un rapporto causa-effetto di breve durata. Se ricordiamo il tristemente noto caso del metanolo, nel momento in cui si beveva il vino contraffatto, si andava al Creatore. Panico, indagini immediate, colpevoli trovati, caso (forse chiuso). In occasione dell' incidente di Chernobyl, un intervistato rispose: "ah, io la insalata prima di mangiarla la lavo per bene, così risolvo il problema". La morte per smog è lenta e invisibile, forse per questo molta gente sottovaluta il rischio o è meno sensibile, perché occhio non vede, cuore non duole. Poi si fa la fine del fumatore accanito, che smette di colpo perché gli hanno trovato una macchiolina nei polmoni....troppo tardi. Il Sindaco (responsabile della salute degli amministrati) ha detto che con il potenziamento della Tangenziale-Autostrada farà guadagnare minuti ai cittadini. Lancet riporta che si perderanno mediamente 9 mesi di vita. Secondo voi chi è giusto ascoltare?
    Ryan

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    1. Senza dubbio Merola. Lui è nato qui, conosce bene la realtà o si informa dai diretti interessati.
      I canadesi vivono in un altro continente. Con usi e costumi diversi.
      Mario Cinico

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    2. Ryan, secondo me è giusto ascoltare tutti. E valutare ogni tesi secondo esperienza, cultura e convincimenti.
      Stabilendo e confrontando priorità. Personali e collettive.
      Io, ad esempio, piuttosto che guadagnare tempo e correre sempre veloce, preferisco organizzarmi per fare cose che mi piacciono e mi interessano.
      E siccome amo la vita sociale, mi piace leggere, scrivere, capire e conoscere i problemi delle persone, interloquire con amici ed interlocutori occasionali ... usare i mezzi di trasporto pubblici, aiuta. Per intenderci, non considero prendere un bus o un treno un sacrificio, una perdita di tempo. Anzi. Naturalmente questi mezzi debbono essere gradevoli, funzionali, efficienti. Non sovraccarichi, freddi, fuori orario. Come purtroppo continuano ad essere se gli investimenti vengono fatti in altre direzioni: su automezzi individuali e più inquinanti.
      Mario, lo scorso anno sono stato a Vancouver. Per arrivarci ho impiegato meno ore di quanto ci ho messo in primavera per raggiungere Santa Maria Capua Vetere.
      Gianni

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  12. Interessante.
    Anche il link su ARPAER.
    Nei primi dieci giorni dell'anno le polveri nocive hanno colpito tutta l'Emilia in modo pesante.
    A Reggio, Parma, Piacenza e Modena si sono superati i livelli di allarme per 6, 7 ed anche 8 giorni su 10.
    In provincia di Bologna l'aria è pulita solo a Castelluccio di Porretta, mentre 5 giorni su 10 i valori sono superiori ai limiti di sicurezza a Molinella.
    In città la centralina di San Felice dà allarme 5/10 e persino ai Giardini Margherita 2/10. In via Chiarini, a due passi dal fiume Reno 3/10.
    Ma davvero l'assessora regionale all'ambiente e i nostri amministratori pensano di "contrastare" questa situazione con un programma pluriennale di mobilità basato ancora tutto su gomma, strade ed autostrade?
    Non è tempo di privilegiare davvero il trasporto collettivo (FS e Tper) a Società Autostrade?
    F.G.

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    1. In effetti l'abitudine di consultare il sito di ARPA sarebbe bello divenisse concorrenziale a quello Meteo.
      In questi giorni, ad esempio, potrebbe anche fare apprezzare ai bolognesi di respirare un'aria meno inquinata rispetto agli amici di Reggio Emilia o di Colorno ...
      Quanto al Piano Aria Integrato Regionale mi pare confermi quanto ancora dobbiamo fare per liberarci dalla malaria e dalla cattiva politica ...
      Gianni

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    2. Io l'abitudine di controllare i dati dell'inquinamento l'ho presa.
      Anche se non sopravvaluterei il loro valore. Molto dipende dalla particolare collocazione delle centraline e dal grado di onestà dei decisori ...
      Voglio dire che se hanno ragione i ricercatori (non solo canadesi) che sostengono una relazione inevitabile e proporzionale tra consistenza dei livelli e fonti, scegliere di piazzare un rilevatore ai Giardini Margherita o in via di Corticella, a Croce Coperta, a 50 metri dalla Tangenziale, fa la differenza.
      E questo gli amministratori e i direttori dei vari enti che fanno le scelte lo sanno.
      F.G.

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  13. Ma quali nuovi rilevamenti e studi epidemiologici?
    A che servono?
    Tutto si risolverà con il rinnovo dei parchi auto.
    Inquinamento zero.
    E per chi non si fida, rivolgersi a Wolkswagen, FCA o Renault.
    Gruppi affidabili e controllati.
    Controllati?
    Sic

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    1. Chi controlla chi?
      Argomento interessante e da approfondire.
      Gianni

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  14. Oggi dal Comune di Bologna:
    "Piano neve non prevede salatura antighiaccio delle piste ciclabili. In caso di #neve #ghiaccio sconsigliato uso #bici bit.ly/pianoneve016."
    *****

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    1. Sicuramente un "Servizio" di ultima generazione.
      L'informazione a cittadini ed utenti in tempo reale.
      Sicuramente costa meno di una adeguata manutenzione e messa in sicurezza della mobilità ciclabile ...
      Salvo poi, naturalmente, dovere sostenere maggiori costi individuali e collettivi nella sanità.
      Al Pronto Soccorso, nei reparti ortopedici ... o oncologici.
      Sempre a proposito di priorità!
      Gianni

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  15. Ieri eri sul Corriere.
    Proposta e tesi corrette. Ma non vi ascolteranno.
    Non sono in grado di reggere una maggiore trasparenza.
    Né una partecipazione libera e consapevole.
    Ciao!

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    1. Non sono d'accordo.
      Il centrosinistra dovrebbe governare in nome dei cittadini.
      Quindi Merola, Bonaccini e Gentiloni non penso abbiano timore a fare rilevamenti e studi.
      Certo loro hanno anche il dovere di indicare soluzioni. Ma anche di ascoltare. Come i partiti di opposizione.
      Io ad esempio discuterei le varie proposte (A, B, C, ...) e affiderei l'ultima parola agli elettori in un referendum aperto.
      Sono convinta che parteciperebbero in tantissimi. Anche se per diverse ragioni. Ho sentito molti pro e contro. Non sempre prevenuti. Ne di interesse spicciolo.
      Sarebbe una bella esperienza. Una prova per tutti. Un impegno a motivare le rispettive ragioni e non solo a dire si o no.
      Non pensate si potrebbe fare?
      Elisa R.

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    2. Ciao!, ti sei persa la Repubblica?
      Elisa, si. Penso si potrebbe fare.
      Valutando il modo migliore per sviluppare un confronto vero, che faccia crescere la Cultura, la Democrazia partecipata ed il Governo pubblico della Città e del Paese.
      Gianni

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  16. Oggi il Corriere di Bologna scrive che alla riunione del gruppo PD del Comune Merola "ha messo in chiaro alcune cose: il Passante di mezzo non è e non potrà mai essere messo in discussione. Il progetto si realizzerà così come è stato presentato alla città, nonostante i malumori di alcuni consiglieri e dei comitati".
    Evviva la capacità di ascolto e di sintesi!
    Un bolognese doc

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    1. Nel pd risulta abbiano concordato per fare rilevamenti di smog e rumore (possibili in tempi brevi) e non indagini epidemiologiche (che impiegherebbe tempi più lunghi) ...
      Non potevano pensarci prima?
      m.m.

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  17. Considero le ultime posizioni assunte da "Merola e C." il riconoscimento della debolezza e della arroganza dell'attuale Sindaco e del PD.
    Da un lato, non si possono negare ed arginare le buone ragioni di cittadini, comitati e consiglieri che chiedono più seri rilevamenti dello smog e del rumore a Bologna; analisi adeguate sugli effetti sanitari dell'inquinamento.
    Dall'altro, si vuole confermare la determinazione dei capi e la giustezza delle loro scelte.
    Da qui, la "conclusione": si avvii la raccolta di dati su polveri, diossidi di azoto ... forse su decibel ... e la si confronti con quella che si farà durante e dopo i lavori.
    Così, insieme ai rilevamenti, si conferma il Passante.
    E se, dopo avere fatto la nuova grande opera, si dovesse registrare che l'intervento è stato sbagliato?
    Forse, questi politici irresponsabili proporranno più potere alla protezione civile.
    Gianni

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