domenica 27 novembre 2016

Su firme false e voto NON segreto.

E' in gran parte condivisibile la polemica di Nadia Urbinati su la Repubblica contro toni e temi utilizzati nella compagna referendaria da diversi fronti del Si e del No.
E' oramai evidente che da più parti si tenta di gettare "in caciara" un confronto serio ed importante sui contenuti della Costituzione e sui progetti politici e sociali in campo.
Negli ultimi giorni sono emersi due fatti. Che, piuttosto che essere agitati e strumentalizzati, necessitano di risposte urgenti. Immediate.
Anche se pari non sono, per la diversa rilevanza dei soggetti in discussione e per gli effetti concreti sulla credibilità della Democrazia e delle Istituzioni che, obiettivamente, hanno.
Firme false o irregolari.
Dopo le indagini della procura di Palermo sugli elenchi presentati dal M5S a sostegno della lista per il Comune del capoluogo siciliano, anche a Bologna alcuni esponenti "grillini" sono accusati di avere raccolto firme "a casa" o "in viaggio"; in assenza di personale autorizzato alla certificazione o fuori dal territorio preposto.
Per chi crede al valore delle regole comuni questo è sicuramente un problema.
Contravvenire a leggi e procedure non è ammesso a nessuno. Chi sbaglia deve risponderne.
Alla Magistratura ed alla Giustizia, naturalmente.
Ma, in attesa dei Tribunali, ai cittadini che credono nella politica.
Gli irresponsabili debbono lasciare il campo ad altre persone, più serie e capaci, meno disinvolte e superficiali. Occorre dare l'esempio, per il futuro. Perché non si ripetano irregolarità e illegalità.
Perché chi partecipa alla vita pubblica si abitui a fare le cose con precisione, onestà e responsabilità; studiando e comportandosi con lealtà e rispetto.
Detto questo, è sicuramente opportuno riflettere, tutti insieme e senza strumentalizzazioni politiche, sul ripetersi di questi fatti che in fasi diverse hanno coinvolto liste e uomini di Centrodestra e di Centrosinistra.
Forse, si potrebbe concordare e concludere che è tempo di adeguare le leggi, le norme e le procedure per la presentazione delle liste elettorali.
In ragione dell'evoluzione delle tecnologie e nel rispetto del principio di promuovere e facilitare la partecipazione dei cittadini alla vita politica ed istituzionale del Paese.
E' necessario ricordare che il riconoscimento del peso politico e di rappresentanza al M5S (oppure a Lega Nord, PD, PdL, Forza Italia ...) è venuto dai voti ripetutamente raccolti in elezioni politiche ed amministrative?
E allora è bene lasciare ai cittadini (aventi diritto al voto) il diritto di confermare o meno il consenso, la crisi o la fine di questi (nobili o passeggeri) soggetti politici, piuttosto che al formale e burocratico rispetto delle pratiche ancora vigenti per la raccolta delle firme.
Concentrando, invece, la parte più significativa dell'agire politico e della militanza a sostegno dei vari partiti o movimenti alla selezione ed alla formazione di progetti e di programmi capaci di rappresentare idee, aspirazioni, interessi diffusi e in continua evoluzione della società.
Contribuendo, in ogni modo, a ridare all'impegno politico un valore positivo, capace di capire ed affrontare i principali problemi sociali e di incidere concretamente sulla vita delle persone.

Voto degli italiani all'estero.
Come ha scritto in alcuni commenti su questo blog Andrea S. e come emerso pubblicamente su pochi quotidiani le procedure di voto per gli italiani all'estero adottate dal Ministero preposto non rispettano la Costituzione in vigore. E neppure quella prevista dalle modifiche di Renzi, Boschi e Verdini.
All'art. 48 sta scritto (e rimarrà comunque scritto): "il voto è personale ed eguale, libero e segreto".
Sicuramente per il referendum del 4 dicembre non è così!
Gli italiani all'estero che hanno richiesto di poter votare hanno già ricevuto la documentazione con le istruzioni e con la scheda elettorale da votare, da inserire "nella busta piccola che deve essere accuratamente chiusa", inserita nella "busta più grande già affrancata con l'indirizzo del competente Ufficio Consolare" insieme al tagliando elettorale e da "spedire per posta immediatamente, in modo che arrivi all'Ufficio consolare entro - e non oltre - le ore 16:00 (ora locale) del 1 dicembre 2016".
Incredibile!
Così, le schede possono facilmente passare di mano in mano, dall'elettore interessato a familiari, conviventi, amici ed interlocutori, affidabili o meno ...
Così, le schede votate compiono un percorso non breve e insicuro prima di essere vagliate e contate.
Il Ministro degli Interni, Angelino Alfano, e il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, come possono sostenere di garantire con simili procedure il rispetto della Costituzione su cui hanno giurato?
Occorre un rimedio.
Immediato. Siamo ancora in tempo?
Per prevenire possibili e facili polemiche al momento dello scrutinio e del responso referendario.
Per non ripetere simili vergogne alle prossime scadenze elettorali!







12 commenti:

  1. Condivisibile.
    1. Ha ancora senso nel 2016 dovere raccogliere le firme con un pubblico ufficiale?
    2. Per gli Italiani all'estero si dovevano organizzare seggi nelle ambasciate e nei consolati.
    Anna

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    1. Si, "le semplificazioni" ricercate e proposte da Renzi e soci dovrebbero fare riflettere. Per cogliere la direzione di marcia del "cambiamento" perseguito e voluto.
      Gianni

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  2. Bene, cambiamo le regole.
    Ma non sono accettabili deroghe.
    Né minacce.
    Grillini DOC contro ex grillini, grillini duri contro grillini puri ...
    Continua una lotta intestina che ricorda i peggio partiti.
    Antonio

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    1. No, no e no!
      Chi ha sbagliato nel MoVimento 5 Stelle viene sospeso o espulso, altrove no.
      Marta Vincenzi, già sindaco di Genova, è stata condannata per avere corretto documenti sulla esondazione dei fiumi che ha causato diverse vittime. Qualcuno è intervenuto?
      Vincenzo De Luca, Governatore della Campania, continua con pratiche clientelari a s-governare una delle Regioni a maggiore incidenza della criminalità organizzata. Ora organizza la campagna per il si. Al suo fianco il figlio, il PD nazionale ed il sottosegretario Lotti.
      *****

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    2. Giusto considerare i fatti e le storie.
      Il PD eredita classi dirigenti sperimentate e conosciute.
      Che hanno governato per lunghi anni. A livello locale e anche nazionale. In Emilia come in Campania. A Torino come a Roma.
      Renzi, stesso, è stato Presidente della Provincia e Sindaco di Firenze prima di fare il Segretario - Presidente del Consiglio.
      Lui ed i PD, dunque, possono essere valutati, per ciò che hanno fatto. Per le coerenze e le incoerenze dimostrate.
      Il M5S è un soggetto critico "esploso" da alcuni anni.
      Ha raccolto una domanda radicale e trasversale di cambiamento. In direzione di una maggiore onestà, trasparenza, democrazia, giustizia e conversione ecologica. Ora è alla prova dei fatti, al governo come all'opposizione. Emergono capacità e qualità come errori, contraddizioni e limiti. Non solo personali, ma anche collettivi. Di cultura politica e di organizzazione.
      Il tempo corre veloce. Le verifiche, per tutti, non mancheranno.
      Domenica e nei prossimi mesi. Comunque vada.
      Gianni

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    3. Piazza si è sospeso. Dal suo partito ma non dalla carica pubblica.
      Più rispetto per gli amici che per le istituzioni?
      Antonio

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  3. Ma perchè gli Italiani Residenti all'estero possono decidere sul futuro di chi in Italia risiede ?
    Chi ha cittadinanza in un paese Estero da più di 5 / 10 anni perchè può votare ? Perchè non fissare dei limiti temporali per godere del diritto di voto .
    Capisco chi all'estero ci lavora saltuariamente , anzi quelli credo non possano votare , ma chi torna in Italia solo per 15 giorni di vacanza che centra ?
    Ciao
    G.

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    1. Questione complessa e controversa. Da approfondire.
      Ora il diritto di voto è per tutti i cittadini italiani all'estero, residenti (da decenni) o in trasferta (anche solo per alcuni mesi).
      Ma, intanto, il problema sta nel diritto sancito in Costituzione al "voto personale, eguale, libero e segreto".
      Questo non è stato garantito. Chi voleva farlo, oggi ha già votato.
      Sperando che almeno non risulti decisivo in questa occasione (aprendo ulteriori inevitabili polemiche), bisogna porvi rimedio. Con urgenza, per il futuro.
      Gianni

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  4. Oramai dovremmo avere capito che ci sono politici vecchi e nuovi che pur di non cambiare in profondità una società ingiusta sono pronti a tutto (a cambiare la Costituzione, a farlo con il voto non segreto, a offrire mance salvo togliere diritti ...).
    Poi dobbiamo constatare che ci sono attivisti che sostengono "onestà, onestà" senza praticarla.
    Conclusione.
    Abituiamoci a giudicare di volta in volta il merito degli oggetti in discussione, senza lasciarci travolgere dalle propagande incrociate.
    Qui si vota sulla Costituzione. Punto. Pensiamo che cambiarla così sia a favore dei cittadini? Si o no?
    Nel 2017 o nel 2018 voteremo per eleggere i parlamentari e la maggioranza politica che dovrà governare. Renzi, Di Maio, Salvini o chi prenderà il loro posto ...
    Ogni cosa a suo tempo. Avendo memoria.
    Ciao!

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    1. Ciao! sottoscrivo.
      Se prima o poi sarai candidato, facci sapere il tuo nome ...
      Gianni

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  5. E, alfine, venne Prodi!
    Con la sua dichiarazione di voto che modifica quanto detto precedentemente.
    Un semplice richiamo della foresta (popolare-democristiana, europea, finanz-capitalista) oppure una mossa studiata ed efficace per risultare determinante nel "ribaltone finale" e per mantenere per se è per la sua estesa "famiglia" le relazioni e le consulenze sapientemente costruite nei decenni con gli ambienti più esclusivi ed influenti della imprenditoria e della intellighenzia universitaria?
    Mario Cinico

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  6. All'estero hanno votato più di un milione e mezzo di italiani. Tanti.
    Spero anch'io non siano determinanti e confermino il risultato nel paese.
    Vinca il si o il no.
    Poi, si modifichino i metodi.
    Possibilmente in accordo.
    s.

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