sabato 22 ottobre 2016

Elisabetta Gualmini e Virginio Merola nudi

Colonia Bolognese di Miramare di Rimini (agosto 2016)

















"Migranti, scontro Regione - Cei" scrive il Corriere di Bologna.
"Quei numeri sui migranti sono un pugno nello stomaco" commenta la Repubblica Bologna.
Evidentemente ci voleva lo studio dei Vescovi per fare riflettere e discutere, tutti, su una sfida di portata internazionale, che reclama politiche di governo fin qui mancate.
La critica è precisa e documentata: "accogliete solo i migranti che vi servono" afferma Monsignor Perego. E in effetti l'Emilia Romagna è "la regione con la più alta percentuale di stranieri" (il 12%, dei residenti, cioè 536.747 persone - dati 2015 - con tendenza al calo negli ultimi mesi) e "l'ultima nella accoglienza di rifugiati" (lo 0,2%, circa 10.000 persone). Altro che "invasione", sostiene Migrantes - Caritas.
Le risposte dai Palazzi e delle Torri sono imbarazzanti.
La Vicepresidente della Regione, Elisabetta Gualmini, afferma che "l'interpretazione dei dati non ha senso" e che "facciamo più degli altri". Cosa, non lo dice.
Il Sindaco Virginio Merola annuncia "abbiamo 40 milioni di euro da spendere da qui al 2021 ... una sollecitazione a fare in fretta per sapere quanto spendono la Curia, Unindustria e i sindacati e mettere insieme le risorse ... perché noi vogliamo cominciare a spenderli all'inizio del 2017".
Una conferma che pochissimo o nulla, fin qui, è stato fatto da chi è a Palazzo d'Accursio da oltre 5 anni ed ha importanti responsabilità amministrative da almeno due decenni.
Ma, forse, si farà. In futuro. Almeno un po di soldi - secondo il Sindaco - ci sono.

Dunque, vale la pena riprendere denunce e proposte avanzate, anche su questo blog, in passato.
Perché questione profughi, questione migranti e questione sociale si intrecciano a grandi sprechi, grandi contraddizioni, grandi (ir)responsabilità nel governo del Paese e delle comunità locali.
Ci inducono a tornare e pensare alle nostre Periferie, a vaste "aree ed immobili dismessi", abbandonati e degradati, alla "rigenerazione" delle città.
Argomenti spesso affrontati in dibattiti generali, ma raramente presi in seria considerazione con atti concreti di governo: progetti ed investimenti pubblici e privati, locali e nazionali, di effettivo risanamento e di qualificazione sociale ed ambientale dei territori.
A Bologna ci sono importanti aree ed edifici del Demanio, ex Caserme, su cui sarebbe ora e bene intervenire. Con priorità assoluta. Mobilitando risorse umane e finanziarie. Cambiando l'agenda degli impegni. Definendo accordi tra le varie Istituzioni interessate.

Ingresso dell'area demaniale ex OARE di via Castelmerlo (ottobre 2016)

















Così in Emilia Romagna. Dove, lungo la costa da Cervia-Milano Marittima fino a Cattolica, esiste un altro grande patrimonio inutilizzato e in decadenza. Quello delle ex Colonie e delle ex Case Vacanza di Enti pubblici, privati e religiosi.
Abbiamo scritto. Partendo, non casualmente, da quelle nel Comune di Cesenatico.
Ma sicuramente il racconto va ripreso e continuato.
Per segnalare a chi sta al Governo della Regione, del Paese, degli Enti Locali e Statali quanto è il ritardo accumulato e quanto si può e si deve fare, prima di inutili ed "adolescenziali" (parola di Merola) polemiche.
E, come si vede, ce n'è per tanti ...

Centro vacanze Monopoli di Stato di Cervia Milano Marittima (agosto 2016)

















Centro vacanze Monopoli di Stato di Cervia Milano Marittima (agosto 2016)

















Centro vacanze Monopoli di Stato di Cervia Milano Marittima (agosto 2016)

















Colonia Varese di Milano Marittima (agosto 2016)
















Colonia Varese di Milano Marittima, versante mare (agosto 2016)

















Centro Climatico Marino di Cervia Milano Marittima (agosto 2016)

















Centro Vacanze INPDAP di Cesenatico (agosto 2016)

















Centro Vacanze INPDAP di Cesenatico, lato mare (agosto 2016)

















Colonia Savina Petrilli Bellaria Igea Marina (agosto 2016)

















Colonia Novarese di Miramare di Rimini (agosto 2016)

















Colonia Bolognese di Miramare di Rimini, particolare (agosto 2016)

















Colonia Bolognese di Miramare di Rimini, particolare (agosto 2016)

























Colonia Bolognese di Miramare di Rimini, particolare (agosto 2016)

















Colonia Umbra PioXII di Miramare di Rimini (agosto 2016)

















Casa del Bimbo di Miramare di Rimini (agosto 2016)

















Colonia Reggiana di Riccione (agosto 2016)

















Colonia Reggiana, particolare (agosto 2016)

















Colonia Primavera di Riccione (agosto 2016)

















Colonia ENEL di Riccione (agosto 2016)

















Colonia ENEL di Riccione, lato a mare (agosto 2016)

















13 commenti:

  1. Nudi e poveri, di idee e di comportamenti. Anche arroganti.
    Meglio sarebbe rimboccarsi le maniche e lavorare per risanare queste situazioni di degrado e per offrire soluzioni ai troppi poveri senza casa.
    Soprattutto giovani italiani e migranti.
    Anna

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  2. Dissipare tanto patrimonio è un insulto alla povertà.
    Vedo che si tratta in molti casi di grandi enti di stato.
    Gli stessi che ci hanno regalato un debito pubblico in continua crescita per garantirsi potere e ricchezza oltre le possibilità del momento.
    s.

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  3. Che coppia!
    Il presente ed il futuro.
    Nel caso della vittoria del Si. Alle prossime elezioni politiche ci proporranno Merola in Parlamento e Gualmini in Comune. Scommetto.
    Ma i problemi nazionali e locali con questi personaggi vuoti e senza valori resteranno.
    Senza casa, disoccupati, migranti? Recupero del degrado e dell'ambiente?
    Loro pensano ad investire su altro e a costruire affari per amici e amici degli amici: Passante o Ponte, privatizzando Beni e patrimoni Comuni, appaltando a grandi gruppi lo sviluppo e rendendo precario il lavoro.
    BiBi

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    1. Ma questa Gualmini non aveva dichiarato di non essere assolutamente interessata alla attività politico-amministrativa?
      Ryan

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    2. Penso che il futuro lo costruiamo ogni giorno, affrontando i problemi; verificando idee, progetti e interventi.
      Dunque, alle scommesse sul prossimo Sindaco (nel 2021 o nel 2018), su che faranno Gualmini, Priolo o Lepore, preferisco decisamente discutere proposte ed iniziative per incalzare chi ha responsabilità di rappresentanza e di governo a svolgere, con lungimiranza, i propri impegni.
      Ecco: il recupero ambientale e sociale delle nostre Periferie (delle aree demaniali, delle vecchie colonie ...) ritengo possa essere una sfida alta per qualificare e motivare il lavoro quotidiano di tante persone, per migliorare la vita dei cittadini, per offrire concreta solidarietà ed accoglienza dignitosa a rifugiati e migranti.
      Dire che Gualmini e Merola sono "nudi" di fronte ai dati ed alle critiche dei Vescovi è un modo forse efficace per evidenziare la sostanziale impreparazione ed imprevidenza di Regione e Comune/i di fronte a questi grandi problemi del nostro tempo.
      Ma vuole soprattutto essere una provocazione / sollecitazione a pensare positivo ed a fare nell'interesse comune.
      Gianni

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  4. L'abbandono e il degrado deprecabili sono anche il frutto del progresso.
    Un tempo si andava nelle Colonie o nelle Case Vacanza perché non si riusciva a garantire le vacanze all'intera famiglia ...
    Oggi andiamo tutti, nelle isole del mare Mediterraneo o per le città del mondo.
    Antonio

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    1. Tutti? Quasi.
      Molte famiglie e troppe persone vivono in condizioni di povertà.
      Tanti sono i giovani inoccupati e i lavoratori precari che non si possono permettere vacanze e viaggi.
      Certo il mondo delle Colonie non esiste più, ma neppure quello in cui tutti (o quasi) vanno al mare, ai monti o in viaggio.
      Mi pare necessario prenderne atto e convertire in modo programmato il recupero di un patrimonio edilizio ed ambientale che è irresponsabilmente lasciato al degrado.
      Nessuna ragione giustifica le immagini proposte e tante altre che si possono aggiungere.
      Si deve intervenire, ora!
      Gianni

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  5. Qui si presenta la punta d'iceberg di uno spreco nazionale pazzesco!
    Immobili costruiti con risorse in gran parte pubbliche che dopo alcune decine di anni sono da demolire o da ristrutturare ...
    Valli

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  6. "Personaggetti" direbbe de Luca / Crozza.
    Lo ha detto don Nicolini.
    Chi difende più la povera gente. Quelli che hanno bisogno di solidarietà umana e materiale?
    Se anche a Goro fanno barricate contro l'arrivo di 12 donne di cui una incinta ...
    Sulla guerra tra poveri prospera il potere!
    Nik

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    1. Su Goro, Gorino e dintorni (in Veneto, Lombardia e Liguria) due considerazioni.
      1. Troppi continuano a ragionare in termini di "emergenza", mentre ci troviamo di fronte a "flussi costanti", da anni. Che continueranno, per ragioni ambientali e sociali, se non per conflitti e guerre che dovremmo fermare (anziché alimentare). Per questo occorrono risposte strutturate ed adeguate. Internazionali, nazionali e locali. Risposte pensate in termini strategici: di territorio, abitazioni, istruzione, servizi, lavoro ... Per società sempre più integrate e multietniche a livello europeo. In questa costruzione siamo indietro, arretrati, "nudi". Non solo Gualmini e Merola.
      2. L'enfasi con cui si drammatizzano "gli arrivi" risponde ad una strumentalizzazione politica preoccupante e pericolosa. Da più parti. Non solo Lega e Destra, non solo della politica.
      Certo, di chi non vuole il diverso "a casa nostra". Molti fingono di non sapere che in alcuni paesi (più poveri del nostro) i profughi / migranti sono milioni (non centinaia di migliaia). Altri si sono dimenticati della loro origine e dei "viaggi della speranza" di tanti nostri nonni, figli e connazionali. Di una storia comune, che ha troppe letture parziali.
      Anche di chi spinge per nuove avventure militari.
      C'è chi, da tempo, sostiene che occorre sbarcare con l'esercito (italiano, francese, ... NATO) in Libia. Per "controllare" i porti e le partenze dei barconi. Più nobilmente, per sconfiggere "i mercanti" o trafficanti di esseri umani. Si dice che anche gli Americani (Obama e Clinton) ci hanno "assegnato" questo compito. Forse non solo e non tanto per interrompere i flussi di migranti, quanto per garantire equilibri geopolitici, ossia il potere e gli affari di grandi Gruppi economici multinazionali.
      Dunque, attenzione ad investire in modo giusto le risorse nazionali e mondiali.
      In gioco sono pace o guerre, solidarietà o nazionalismo, cooperazione o divisione e conflitti infiniti.
      Gianni

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  7. Volevo leggere un vostro commento su Gorino ...
    Ho trovato questo scritto e queste immagini scattate a pochi chilometri dalla frazione assurta nelle ultime ore agli onori della cronaca ...
    È evidente il diverso modo di affrontare i problemi.
    Tra chi si propone di prevenire ( riorganizziamo un mondo in movimento ) e chi si intestardisce ad affrontare una emergenza che è divenuta normalità ( nessuno ci aiuta a fermare o a proseguire oltre i confini italiani il grande esodo ) ...
    Franca

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  8. Chi amministra Goro, Cervia, Cesenatico o Riccione?
    E chi Ferrara, Riccione o Bologna?
    Chi governa l'Emilia Romagna?
    E chi l'Italia?
    Chi ha scelto la Commissione Europea?
    *****

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  9. Questo blog è ormai un ... Grillo parlante?!
    Ciao!

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