lunedì 6 giugno 2016

Bologna, attende un Sindaco

Il grande asse Tangenziale - Autostrada (Bologna, 2016)

















I numeri sono impietosi. Netti.
Nel 2011 Virginio Merola ottenne 106.034 voti (su 301.843 elettori).
Ieri, dopo 5 anni di governo, si ferma a 68.749 (su 300.568).
Almeno 37.285 persone non lo hanno più votato.
Il PD perde direttamente oltre 12 mila voti. E la lista alleata Con Amelia (di prodiani e SEL) quasi 15 mila.
Un giudizio politico chiaro.
Comprensibile e giusto per chi sabato scorso ha scritto Voto.
Un approccio, condivisibile o no, tutto politico: Merola ed il PD non hanno governato bene.
Non hanno fatto cose necessarie ed utili, di interesse generale. Alcune, tra l'altro, promesse.
Ed hanno fatto cose sbagliate. Alcune, per ora solo annunciate.
La foto richiama l'attenzione sull'ultima, clamorosa: il Passante in Città. Ma non è il caso di ripetere.
Il ballottaggio, dunque, era il minimo effetto, da mettere in conto.

La sfidante, ora, è quella probabilmente preferita dai dirigenti PD: Lucia Borgonzoni, leghista sostenuta anche da Forza Italia.
Con 38.806 voti (in calo rispetto a 5 anni fa, quando il Centrodestra ne conquistò 63.815 con Manes Bernardini, che nel frattempo ha dato vita a "Insieme Bologna" sostenuta da NCD e UdC ottenendo 18.181 voti) ha prevalso su Massimo Bugani (i 5 Stelle che alle precedenti comunali erano a 19.983 e arrivano a 28.136) e su Federico Martelloni, che con Coalizione Civica conquista 12.200 persone.
Risultati, questi ultimi, che possono soddisfare solo chi si accontenta di poco, di fronte a "un altro mondo possibile" ed ai segnali di "rivoluzione gentile" che sono in atto in altre città.
E' necessario analizzare ed argomentare meglio e presto.

Tutto scontato, domenica 19 giugno?
Forse si.
Ma, sarebbero opportune ed urgenti riflessioni autocritiche, correzioni di obiettivo e nuove proposte.
Qualcosa di più di una ennesima improvvisa giravolta.
Come quelle a cui il Sindaco Merola ci ha abituato (anche su importanti scelte locali e nazionali).
Esempi?
1. La presa d'atto che la firma congiunta con Bonaccini, Renzi e Società Autostrade SpA è stata un grave errore, che il percorso previsto per discutere l'opera deve ora mettere in conto altre soluzioni nell'interesse della salute pubblica e di una mobilità sostenibile: inclusa una moderna razionalizzazione delle corsie esistenti e l'opzione zero.
2. Il rispetto delle volontà emerse con i referendum, cittadino e nazionale. Stop al finanziamento delle scuole private (a partire dai Bilanci 2017) e pubblicizzazione dei Beni Comuni (a partire dalla gestione dell'acqua).
3. Un impegno preciso per la revisione della normativa sulle Città Metropolitane e sul riordino Istituzionale, fondata su pratiche democratiche e di trasparenza, di partecipazione e controllo.

Difficile ritenere che questi atti non sarebbero apprezzati da tantissimi bolognesi ed italiani.
Che naturalmente, resterebbero mobilitati e impegnati alla concreta pratica delle eventuali nuove scelte, ben oltre la scadenza del ballottaggio.

N.B. Il voto di Bologna è parte di una vicenda nazionale. Inevitabile discuterne presto.




22 commenti:

  1. Penso anch'io che il Passante di Mezzo abbia contribuito al magro risultato del Sindaco -40%.
    Ma la bionda padana, ancorché donna, proprio non la voto.
    Aiuto!
    Una scelta davvero difficile.
    Anna

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    1. Capisco e condivido, Anna.
      Tant'è che vorrei attivare una riflessione ed una reazione positiva.
      Che tolga tante persone dall'incertezza o da risposte puramente individuali o volontaristiche.
      Può muoversi Virginio Merola? Può assumere una iniziativa che recuperi il distacco maturato non casualmente con tanti cittadini?
      Penso di si. Se vuole avere nuove opportunità. Le tre proposte avanzate hanno questo scopo.
      Aiutare un processo utile a Bologna.
      Gianni

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  2. Con un altro sfidante al ballottaggio, la scelta per molti discepoli di Amleto sarebbe probabilmente più semplice e avrebbe impensierito ancor più i suddetti dirigenti PD. Certo che anche i potenziali candidati mancati ci hanno messo del loro, il M5S per esempio avrà da recriminare per quell' episodio relativo alla approvazione della delibera sul Passante di Mezzo nel Consiglio Metropolitano, faticosamente recuperata con dubbia credibilità, sulla quale hanno speculato il partito di maggioranza e certa stampa schierata. Ecco, io credo che quella quota % di differenza con il centrodestra se la siano giocata così...
    G.

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    1. Può essere, G.
      Il punto è che di fronte all'irresponsabile cambio di linea del Sindaco e del PD, gli altri hanno quantomeno balbettato, dovuto studiare, confrontarsi, dibattere soluzioni evidentemente non mature ...
      Da qui i falsi "risultati positivi" per C.C. e M5S. Qui e ora di fronte alle difficoltà di Amministratori e Governi, regionale e nazionale, al ballottaggio non avrebbe dovuto andare una coalizione di Centrodestra a trazione della Lega di Salvini (in calo di consensi), bensì una alternativa nuova e credibile (come a Torino, Roma o Napoli).
      Gianni

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  3. Vado contro corrente. La Lega non è Forza Italia. Ma gente del popolo. Ne conosco iscritti alla FIOM. Classifica le persone per categorie. Però non ha votato la legge Fornero. Poi ha sostenuto i referendum sulle trivelle.
    Siamo sicuri che sia di destra?
    Mentre quelli del pd sarebbero di sin ...
    Sic

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    1. Mi sa che non sbagli di molto, ieri un conoscente mi ha detto: certe scelte come il Passante di Mezzo le fanno con più disinvoltura, quando riguardano i quartieri popolari, il PD ormai è il partito dei ricchi....Saggezza popolare?
      G.

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    2. Non condivido la cultura, le politiche e le alleanze della Lega.
      Tuttavia apprezzo diverse scelte compiute in questi anni. Dimostrano un collegamento con ceti popolari certamente superiore a quello di altri partiti, anche di sinistra.
      Credo che questi stiano pesando anche nel voto.
      Tuttavia, non voglio restare stretto in una alternativa PD - Lega, Centrosinistra - Centrodestra, Merola - Borgonzoni.
      Operiamo per uscirne.
      Nell'interesse di Bologna e dell'Italia.
      Gianni

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  4. In Emilia c'è una variante.
    Lo sviluppo lo hanno perseguito e moderato classi sociali diverse da quelle che hanno governato Roma, Napoli o Torino.
    Qui l'esperienza storica della partecipazione e delle coop ha coinvolto nel governo delle politiche locali anche lavoratori, cittadini, ceti medi e popolari.
    Da qui la relativa tenuta del PD. I capitomboli e il recupero ...
    Ma la crisi mondiale e locale (quante coop sono crollate e quante stanno crollando?) e la cura autoritaria di Renzi - Bonaccini - Merola (di cui anche qui si è parlato, vedi progetto di Passante di Mezzo) mette a dura prova la città.
    Stiano / stiamo attenti ...
    Forse non tutto è scontato, fra 15 giorni.
    Ciao!

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    1. Perfetto, Ciao!
      Una sola considerazione. La questione che poni va oltre Bologna. Riguarda l'Emilia e non solo.
      Il voto di domenica lo evidenzia.
      Per questo è necessario confrontarsi su idee, progetti di società, priorità di investimento e di politiche, alleanze sociali, pratiche quotidiane.

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  5. A volte ritornano. Eccomi qui. Propongo questo pezzo su ilCarlino.it.
    Mi ha colpito Merola post voto ...
    M.

    Bologna, 7 giugno 2016 - Così lontani, così vicini. Alla fine si torna sempre lì, ai due Matteo. Meteoriti politici sganciati dal cielo elettorale su Bologna, Salvini e Renzi sono ancora una volta i protagonisti del risveglio-choc nell’Emilia disabituata ai ballottaggi. Figuriamoci qui, nella (ex) capitale rossa ritenuta per errore, fino a 24 ore fa, una delle poche terre di conquista al primo turno del Pd. Così Matteo (Salvini) lancia il Carroccio e Lucia Borgonzoni, seconda donna dopo Silvia Bartolini (nel ’99 sfidò Guazzaloca e perse) a poter diventare sindaco. Tornerà: l’aveva già detto in campagna elettorale, in un giorno di scontri e molotov. Ieri la conferma. Matteo (Renzi), da Roma, cerca invece di smorzare l’insuccesso petroniano, ma si ritrova, a sorpresa e forse a sua insaputa, nel mirino del sindaco Virginio Merola. Un capro espiatorio serve sempre.

    Già nella notte nera del 39,5% (peggior risultato di sempre sotto le Torri da quando c’è l’elezione diretta del sindaco) Merola si era concentrato sul «quadro nazionale», ritenuto «problematico per tutto il centrosinistra e Bologna non ha fatto eccezione». Ieri il bis: autocritica lieve su traffico e sicurezza, con la promessa di «tornare fra i cittadini», ma attacco diretto al premier. Come dire: una volta la colpa era sempre di Berlusconi, adesso c’è Matteo. Dice Merola: «Se mi auguro che Renzi torni? Guardate, avremo già il problema di Salvini che continuerà a stare qui».

    TONI assolutamente inediti per un sindaco Pd nei confronti del segretario nazionale dello stesso partito. Toh. E ancora: «Non abbiamo bisogno di trasformare questa campagna elettorale in un referendum su Renzi. Ci sono molti che l’hanno vista così e questo sicuramente ci ha fatto del male». E’ solo l’ultima tappa di una protesta anti-governo che Merola ha innescato da un annetto a questa parte e che però, nel segreto dell’urna, ha portato davvero poco al primo cittadino uscente: prima gli attacchi sul bilancio e sui fondi statali; poi era toccato al tema della coalizione, col rifiuto del modello aperto a Ncd-Udc e la creazione dell’Ulivo 2.0 che a questo giro s’è quantomeno appassito; in seguito il sindaco si era scagliato contro il ministro Madìa accusandolo di incapacità; infine le critiche al Jobs act, prima con l’introduzione di clausole negli appalti comunali che superavano la legge e ancora con la firma apposta per il referendum della Cgil. ...

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    1. A volte ho l'impressione che al PD non si rendano conto di ciò che dicono. Se continuano così rischiano davvero.
      Virginio Merola non paga solo gli errori di Renzi su Slocca Italia e Jobs Act, provvedimenti sui quali avrebbe potuto e dovuto farsi sentire a tempo debito! Anche se sono apprezzabili le firme ai referendum promossi dalla CGIL.
      Merola paga, innanzitutto, gli errori Suoi, della sua Giunta e del PD bolognese sul governo della Città.
      L'arroganza contro i tanti cittadini che hanno scelto al referendum pro scuola pubblica un voto diverso dal suo.
      Il non aver realizzato il SFM e l'avere impiegato 13 anni per convincersi che il Passante Nord non era la risposta giusta e consumava suolo, poi la firma senza discutere e verificare preventivamente con i concittadini per il Passante di Mezzo ...
      Insomma il problema è che Bologna non pensa che questa maggioranza prepari al meglio gli anni 2016-2025!
      Vogliamo parlare di questo per i prossimi 10 giorni?
      Oggi il PD più votato in Comune, Matteo Lepore, dice che sulla "mobilità si cambierà".
      Domanda: in quale direzione? Con quali nuovi progetti?
      Aspettiamo risposte, per apprezzare (e votare) le differenze da quanto fatto fin qui.
      Gianni

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  6. La tesi non è accolta.
    Merola, come Fassino, attribuiscono la sconfitta alla crisi economica ed al governo nazionale.
    Non a loro.
    Sono irresponsabili 2 volte. Primo perché il voto è sulle Amministrazioni. Secondo perché Renzi è il loro segretario ...
    Va Mo Là!

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  7. È probabile che nel PD si siano sottovalutati piccoli e grandi problemi.
    Ma quello che tutti gli elettori dovranno valutare prima dei ballottaggi che decideranno i nostri prossimi amministratori è se conviene affidarsi alle destre o ai grillini. Perché gli uni gli abbiamo già visti all'opera (Guazzaloca o Moratti) e gli altri restano una incognita (come dimostrano Quarto o Parma).
    Meditate gente, meditate.
    Antonio

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    1. La memoria è sempre utile.
      Ma il problema è fare buone e necessarie cose.
      Per Bologna (o per Milano, Torino, Roma ...). Per l'Italia.
      Io ad esempio non voglio che si realizzi un nuovo (più largo) Passante in Città. La ritengo, in coerenza con scelte (comuni!) del passato, una scelta insostenibile. Per l'ambiente, per la salute dei bolognesi, per la qualità della vita dei cittadini "padani" e no. Non è, infatti, un problema solo dei residenti in area, ma della comunità nazionale.
      Merola, Bonaccini e Renzi insistono?
      La Borgonzoni è d'accordo?
      Chi vuole fare questa Grande Opera non avrà il mio voto.
      Solo per fare un esempio. Che riguarda gli impegni prossimi e l'organizzazione della Bologna dei prossimi decenni.
      Meditiamo insieme, Antonio.
      E, se possibile, votiamo insieme.
      Sono solo contento se concordiamo le priorità.
      Gianni

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  8. "Sindaco, devi stare attento a non perdere il voto renziano" suggerisce il deputato De Maria (area Cuperlo) a Merola.
    Il PD è tutto un programma. In bocca al lupo!
    *****

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    1. Si, "tutto un programma".
      Senza un Progetto per Bologna 2020-2030.
      Che incroci tendenze demografiche, processi migratori, trasformazioni industriali, patrimonio edilizio esistente, organizzazione del territorio e della mobilità.
      Che individui le priorità e le politiche per la prevenzione sanitaria, la sostenibilità ambientale, produzioni utili, diritti e doveri dei cittadini.
      Procedendo così possono "star sereni".
      Gianni



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  9. Ho sentito dal TG3 di ieri sera 11 giugno che i Verdi si sono schierati a fianco del programma di Merola. Difendere il suolo agricolo contro la costruzione dell’autostrada mi sta bene, ma non fanno parte dell’ambiente anche l’aria e l’acqua?
    Perché oltre che difendere gli interessi economici degli agricoltori non denunciano la situazione delle acque in Emilia Romagna che dagli ultimi dati risultano le più inquinate in Italia per l’uso disinvolto della chimica in agricoltura?
    Vogliamo parlare dell’aria che tutti i cittadini bolognesi respirano? Per risolvere i problemi ambientali e di mobilità il programma di Merola prevede di allargare ulteriormente di 4 (che in un lungo tratto diventano 8) le corsie dell’asse autostrada –tangenziale bolognese. La cementificazione va bene solo dove già da 50 anni vivono 100.000 bolognesi, aspettando le cosiddette mitigazioni (fasce boscate etc.)?
    Mitigazioni a 180 tonnellate all’anno di polveri (PM10+PM2,5) inquinanti non esistono.
    I “tavoli partecipati” a cui sarà invitata la popolazione da luglio ad ottobre sono fumo negli occhi. I giochi sono stati già fatti dai nostri governanti. Forse potremo decidere se nei pannelli che ci costruiranno davanti alle finestre avremo disegnate rondini o gazze!
    Pasquina

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    1. Mi pare che l'accordo e l'apparentamento tra Merola e Badiali manchi di un testo comune e preciso. Sbaglio?
      Ci sono dichiarazioni e commenti dei contraenti che non rendono comprensibile i contenuti programmatici della "crescita sostenibile della nostra città" (Merola all'ANSA).
      Su questioni sostanziali per il comune futuro.
      Restano pochi giorni per gli opportuni chiarimenti.
      In assenza dei quali pare davvero difficile sostenere che il tutto sia avvenuto "alla luce del sole".
      Gianni

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  10. Ho sentito anch'io la news di Merola - Verdi. Mi sfuggono però i contenuti reali della presunta svolta ambientalista del sindaco in corsa per la riconferma. Si parla di 10 punti. Qualcuno li conosce? Sono fuffa o c'è del buono, per tutti o per due?
    Sic

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    1. Il coordinatore regionale dei Verdi, Paolo Galletti, in una lettera pubblicata oggi sul Corriere Bologna, fa riferimento ad un documento base per l'apparentamento a sostegno di Merola.
      Mi piacerebbe leggerlo integralmente.
      Per ora ho letto solo titoli.
      Talmente generici da lasciare tutto aperto.
      Si consideri anche che i Verdi (1,5%) non avranno nessun rappresentante in Consiglio Comunale, a fare valere le loro tesi.
      In testa ai titoli: si concorda di istituire "una agenzia metropolitana per l'ambiente" che "proponga soluzioni concrete di rilancio dell'economia verde".
      Sulla questione più controversa: "all'interno del percorso partecipato per la realizzazione del Passante di Mezzo la priorità deve essere la riduzione della mobilità su gomma: in tale prospettiva si inserisce la valutazione delle proposta di banalizzazione del tratto autostradale".
      Chiaro?
      I Verdi prendono atto che "il percorso partecipato" è finalizzato alla "realizzazione del Passante di Mezzo"!
      Che secondo l'impegno assunto il 17 aprile da Sindaco, Presidenti di Regione e Consiglio dei Ministri con Società Autostrade SpA è ben altro rispetto alla "banalizzazione" (che però, sarà "valutata").
      Chiaro?
      Temo di si. E, per il momento, mi fermo qui.
      Gianni

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    2. Il Sindaco Merola - vedi intervista a il RdC - procede nelle sue tesi - accordo con Renzi e S.A. - e non fa riferimento alcuno alla banalizzazione di cui parlano i Verdi.
      L'allargamento della TangeAutostada è già deciso. I quattro mesi di confronto coi cittadini, potranno consentire messe a punto dell'opera.
      A meno che al ballottaggio ...
      Comitato 19 Giugno

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  11. Intanto, nelle interviste di oggi, il Sindaco ha affermato che il Passante Nord avrebbe assorbito solo il 25% del traffico. A parte che si sarebbe trattato in gran parte di traffico pesante di attraversamento, con un alleviamento della già compromessa situazione dell' asse attuale (poi, per carità, disquisiamo sulle validitá di tutte le alternative all' allargamento). Quello che piuttosto noto è la solita lotteria dei numeri: pochi mesi fa la bretella a nord ci dicevano avrebbe dirottato il 15% di traffico, dopo qualche settimana si leggeva e sentiva del 20%, oggi Merola parla del 25%....Coraggio, con questo trend tempo 3 mesi e arriviamo al 50%, così da diventare nuovamente la soluzione ottimale.
    G.

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